
Recensione apparsa sul numero del 27 giugno 2018
a cura di Dulcinea Annamaria Pecoraro
La radio da sempre ha avuto il suo fascino e con il “sento ma non vedo”, numerose sono le storie che si possono creare da un microfono. La Voce diventa il filo conduttore e poco importa se dispersi sul mare o in terra ferma.
Un docu-romanzo, che affascina sia chi è del settore e sia chi, da inesperto, ha “fame” di conoscenza.